Cosa vedere a Sartène

Lo scrittore e archeologo francese Prosper Mérimée amava definirla “la più corsa delle città corse” e in effetti Sartène con il suo aspetto austero e al contempo pittoresco sembra incarnare perfettamente lo spirito dell’isola. Rispetto alle località costiere più conosciute, questo borgo abbarbicato sulle montagne a metà strada tra Ajaccio e Bonifacio, custodisce gelosamente le tradizioni isolane. Non a caso, il suo aspetto appare molto diverso rispetto a quello delle cittadine costiere disseminate per la regione. Le sue case di granito scuro arroccate lungo i pendii e collegate da passerelle e angusti vicoletti, la vita che scorre seguendo i ritmi lenti di un tempo, il labirinto di stradine acciottolate offrono uno scorcio autentico di quella che un tempo era la Corsica rurale.

Sartène: la storia

Sebbene i dolmen e menhir presenti sul territorio indichino la presenza di insediamenti umani già nella preistoria, il borgo così come lo conosciamo fu fondato dai genovesi nel XVI secolo. Oltre ad aver subito le scorrerie piratesche e devastazioni, Sartena è stata teatro di sanguinari scontri tra le famiglie della nobiltà corsa che possedevano appezzamenti terrieri e il popolo.

Sartène: cosa vedere

Il centro storico è un piccolo gioiello fatto di vicoli strettissimi, imponenti case di pietra, ripide scalinate e archi che offrono inaspettati scorci sulla valle e sul mare in lontananza.

Merita una visita la settecentesca Chiesa Sante Marie con il suo campanile a tre piani affacciato su Place de la Libération. Da qui nel periodo pasquale parte la più famosa e spettacolare delle processioni della Corsica, il cosiddetto supplizio del Catenacciu, in cui un penitente incappucciato e incatenato porta a piedi nudi una pesante croce di legno per due chilometri.

Vicino alla chiesa ci sono il Palais des Gouverneurs, ossia il Municipio, e il passage de Bradi, che conduce al dedalo di vicoletti della città vecchia e all’Échauguette, la torre di guardia che un tempo vegliava su Sartena.

Da vedere anche il Museo della Preistoria, dove sono raccolte numerose testimonianze del passato di questi luoghi. Si tratta del secondo museo archeologico della Corsica e richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori.

Per finire in bellezza, non dimenticare di fare tappa al Moulin du Valinco, una caratteristica bottega in pietra situata ai piedi della cittadella in cui è possibile ammirare un antico torchio e acquistare prodotti tipici locali, come l’Huile d’olive de Corse DOP. Se sei a caccia di souvenir gastronomici, recati anche al mercato di Sartène. Si svolge il sabato mattina in Place Porta ed è un appuntamento fisso per la popolazione locale, che qui fa incetta dei salumi e formaggi dei migliori produttori della Corsica del Sud.

Ph. Credits:

“Sartène” by Fulvio Varone and “Korsika_129” by oliver hiltbrunner are licensed with CC BY-NC-SA 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/

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