Cosa vedere a Zonza: scoprire la natura della Corsica

Mettete per un attimo da parte le città, il frastuono, la ressa di persone. Preparatevi a trascorrere qualche giorno nella più totale tranquillità. Preparatevi a trascorrere qualche giorno, semplicemente, perdendovi nella natura della Corsica. Perché, se vi state chiedendo cosa vedere a Zonza, questa è la risposta: una natura incontaminata che vi abbraccerà.

Il paesino

Zonza è uno dei più pittoreschi paesi della Corsica. Piccolo, molto piccolo: la popolazione non arriva nemmeno a 3mila abitanti. Ma proprio questo gli ha consentito di rimanere intatto nel tempo. Le stradine in pietra tra le case, le accoglienti piazzette, i ritmi lenti, l’onnipresente natura, le imponenti montagne: un posto fuori dal tempo che vi ritemprerà.

Escursioni

Oltre che per gli amanti della tranquillità, Zonza è consigliata per gli appassionati di escursioni. Tre, in particolare, sono le imperdibili:

• Cime di Bavella. Anche dette guglie di Bavella, si tratta di un massiccio montuoso caratterizzato dalla presenza di alti pinnacoli sbrecciati, costoni rocciosi e pini. Questo paesaggio unico è attraversato da diversi sentieri. Tra l’altro, il leggendario GR20 passa anche da qui.
• Bocca d’Illarata. Tramite questo passo, da Zonza si arriva fino a Porto Vecchio, ed è attraversato dalla D368. Se avete voglia di vedere delle splendide spiagge, è da qui che dovete passare.
• Piscine naturali del Polischellu. Delle vere e proprie piscine formate dalle cascatelle del fiume Polischellu. Ci si può fare il bagno ma l’acqua è sempre molto fredda, anche in piena estate.

Come arrivare

Per arrivare a Zonza, avete due possibilità.

• Partire da Bonifacio. Prendete la T10 fino a Porto Vecchio e, da qui, la D368 fino a Zonza. Il viaggio in auto dura circa un’ora e mezza.
• Partire da Ajaccio. Vi basta prendere la T40 nei pressi dell’aeroporto e guidare seguendo le indicazioni per Zonza. In auto ci vuole poco meno di un’ora.

Auto che potete imbarcare su uno dei traghetti per la Corsica.

Fonte immagine: Di Philippe Dollé – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1007887