Il borgo di Patrimonio: patria del vino corso

 

Situato in Alta Corsica, nella parte bassa del Nebbio, nel cantone denominato Conca d’oro sin dall’antichità, si trova Patrimonio, un piccolo borgo divenuto celebre in tutto il mondo per la sua produzione vitivinicola.Grazie a un particolare microclima caratterizzato da venti stagionali, come il maestrale e il libeccio, e dalla nebbia molto frequente, i vigneti di Patrimonio assumono caratteristiche particolari tanto da aver ottenuto il prestigioso marchio di origine controllata. Ma Patrimonio sorge anche in un luogo ricco di storia, abitato sin dalla preistoria. Scopriamo insieme cosa vedere a Patrimonio.

Alla scoperta di Patrimonio in Alta Corsica:

Patrimonio e il vino

La storia di questo piccolo borgo corso è molto antica, come testimonia il ritrovamento del menhir U Nativu a Barbaggio, comune vicinissimo a Patrimonio. Furono i greci però a introdurre la vite in questi territori intorno al IV secolo a.C. e i romani, successivamente, a svilipparne il commercio al di fuori dell’isola. Con la caduta dell’impero romano l’esportazione del vino divenne sempre più rara e la produzione di vino rallentò, sino al XI secolo quando giunsero i Pisani. Grazie ai Genovesi i vini di Patrimonio cominciarono ad essere esportati in Italia, Inghilterra e nelle colonie. Dopo un periodo difficile nell’Ottocento, a causa di alcune epidemie che distrussero buona parte dei vigneti, nel secondo dopoguerra i vigneti di Patrimonio tornarono a splendere e ottenere riconoscimento AOC (Appellation d’Origine Contrôlée). Attualmente sono circa 40 i viticoltori che hanno ottenuto il prestigioso marchio; oltre al rosso Nielluccio, si producono ottimi bianchi e rosè la cui richiesta è così alta, da rendere difficile trovare vini invecchiati.

Cosa fare a Patrimonio

Luogo natìo dei fratelli Arena, acerrimi nemici di Napoleone, Patrimonio è un grazioso borgo, la cui chiesa barocca dedicata a San Martino merita una visita. Il villaggio oltre che per il vino è conosciuto per un festival musicale che dal 1989 riunisce ogni anno a luglio i più celebri chitarristi della scena mondiale: Les Nuits de la Guitare. Oltre a visitare i vari vigneti della zona che organizzano anche escursioni enogastronomiche, ci sono tre spiagge poco conosciute ma belle dove godersi il mare corso: per raggiungerle bisogna accedere al sentiero costiero dalla Residenza le Marine del Sole. Da non perdere poi la bellissima Saint Florent che con il suo borgo medievale e il pittoresco porticciolo attira molti visitatori. Restando nei dintorni, una delle attrazioni più suggestive è il deserto dell’Agriate: una regione montuosa vasta e selvatica rinomata per la sua agricoltura e la produzione di olio d’oliva.

Photo Credits:

Foto di Pierre Bona da Wikimedia

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