I siti megalitici della Corsica

La Corsica ha una storia millenaria, le prime testimonianze storiche rinvenute sul territorio, lo scheletro completo della Dama di Bonifacio, risalgono a un periodo tra il mesolitico e il neolitico antico. In questa ultima era sorsero i primi insediamenti umani e con essi alcune strutture sacre, come i dolmen e i menhir, che costellano la zona sud-occidentale dell’isola. Ancora oggi non si sa bene a cosa servissero queste architetture megalitiche: per quanto riguarda i dolmen si ipotizza che avessero funzioni cultuali o funerarie, mentre i menhir astronomiche. Il sito preistorico più conosciuto della Corsica é sicuramente Filitosa ma l’isola è ricca di antiche testimonianze storiche da nord a sud da ammirare, vediamole insieme.

Dove vedere i siti megalitici in Corsica:

Corsica del nord: Pieve e la regione dell’Alta Corsica

A sud di Bastia c’è un piccolo centro abitato, Pieve, dove sono state rinvenute tre statue stele (o statue-menhir) molto simili a quelle rinvenute in Italia nella Lunigiana. Questa tipologia di manufatti megalitici, ritrovati in Europa ma anche in Arabia, hanno in comune l’antropomorfismo: i tratti somatici umani sono stilizzati e spesso mancano di arti. Anche in questo caso non si conosce la loro funzione: secondo le ipotesi più accreditate rappresenterebbero divinità o antenati eroizzati.In generale nell’ Alta Corsica, nella zona tra la valle di Ostriconi, il margine orientale dell’Agriate e il bacino dell’Aliso, sono state identificate diverse strutture preistoriche come cerchi di pietra, menhir e statue menhir e dolmen, tra i siti più interessanti il dolmen di Monte-Revicu e i menhir di Pinzu a Verghine.

Corsica del sud: altopiano della Cauria e Tavera

A quindici chilometri da Sartene (o Sartena) si trova l’altopiano della Cauria: una piana attraversata da un’unica strada asfaltata, ma ricca di sterrati. Qui dove la presenza umana è rara e la macchia mediterranea è l’unica vera protagonista, è possibile ammirare le più importanti testimonianze di un’antica popolazione di cui si sa molto poco che abitò la zona oltre cinque millenni fa. Sono quattro le aree da visitare: Stantari, Renaggiu, Fontanaccia e Palaggiu. In località Stantari sono state collocate, all’interno di un campo recintato, circa 25 statue stele, alcune con caratteristiche antropomorfe allineate in direzione nord-sud. Da qui a piedi è possibile raggiungere sia il dolmen di Fontanaccia, un grosso masso di circa tre tonnellate sorretto da sei lastre verticali, sia i menhir di Reneggiu. A otto chilometri si trova Palaggiu con i suoi 258 menhir, in piedi e stesi, alcuni orientati sull’asse nord-sud altri sull’asse est-ovest. A un chilometri a sud-ovest di Palaggiu si trova il sito di Apazzu che conta circa 25 menhir. Restando nel sud della Corsica, a Tavera, poco distante da Ajaccio, si trova una tra le statue-menhir antropomorfe conservate meglio, risalente al II millennio a.C..

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Foto di spoot da Pixabay

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