Corso: una lingua da scoprire

Sebbene il francese sia la lingua nazionale della Corsica, esiste un’altra lingua parlata sull’Isola della bellezza che ha molte somiglianze con l’italiano: il corso. Il corso o lingua corsa, viene ritenuta dagli studiosi parente stretta dell’italiano, in particolare di alcuni dialetti italiani. Crocevia per secoli del Mediterraneo, la Corsica prima di diventare parte del territorio francese, è stata a stretto contatto con greci, latini, prima, pisani, genovesi poi. Non vi meravigliate, quindi, se durante il vostro viaggio in Corsica, sentendo parlare i corsi la loro lingua vi sembrerà così famigliare.

Corso, la lingua parlata in Corsica:

Alla scoperta del Corso

Il corso è una lingua romanza, ovvero è una lingua che deriva dal latino al pari del francese, dello spagnolo e dell’italiano. Infatti l’isola venne conquistata dai romani, insieme alla Sardegna, nel 259 a. C., durante le guerre puniche, e fu proprio in quel momento che iniziò la latinizzazione di entrambe le isole. Ancora oggi, nella lingua corsa, è possibile notare le influenze del latino soprattutto in alcune parole, come ‘eghju’ capretto o ‘nieddu’ nero, usato in toponomastica. Singolare è invece, in fonetica, l’uso della d retroflessa in alcuni termini come ‘cavaddu’ o ‘beddu’ nelle parlate della Corsica del sud, stessa particolarità fonetica che si ritrova anche in Sardegna e nell’Italia meridionale e che si pensa abbia un’origine pre-latina. In passato, si era soliti accomunare i dialetti corsi del sud con quelli dell’Italia meridionale, soprattutto calabrese e siciliano, proprio per via di alcune somiglianze fonetiche, e quelli del nord una continuazione delle parlate toscane insulari, vale a dire delle isole dell’arcipelago toscano, Capraia ed Elba. Con l’inizio delle dominazioni dell’isola prima di Pisa, dal IX al XIII sec., e poi di Genova, dal XIII al XVIII sec., la lingua dei corsi subì un processo di “toscanizzazione”. I rapporti costanti tra Corsica e Toscana introdussero delle consistenti modificazione sulla lingua dell’isola, che era il risultato dell’evoluzione locale del latino. Questa suddivisione tra dialetti del nord e del sud della Corsica è ormai superata: gli studiosi preferiscono parlare di “un insieme di movimenti dinamici tra le varie aree dialettali corse.

Il corso oggi

Per molti secoli la lingua corsa e l’italiano sono stati a stretto contatto, tant’è che l’italiano è stato utilizzato come lingua della letteratura sino alla prima metà del XIX sec. Tuttavia, il raffreddarsi dei rapporti tra Corsica e Italia, portò a un allontanamento anche tra le due lingue dando il via all’inizio di una letteratura in corso. Riviste e periodici furono i primi mezzi per esprimere il corso in forma scritta, soprattutto nel periodo tra le due guerre mondiali. Negli anni Settanta del Novecento, cominciarono in Corsica delle vere e proprie azioni di recupero del corso, con la creazione di iniziative per facilitarne l’apprendimento a scuola. Oggi l’insegnamento del corso è proposto a partire dalla scuola materna fino all’università ed è regolato da un accordo tra la Regione e lo Stato, attraverso l’Académie de Corse. Nonostante sia relegata all’ambito familiare, questa lingua sta vivendo, grazie al web, un periodo di grande vitalità e sono sempre più i corsi che desiderano esprimersi nella lingua autoctona dell’isola. Per questo, prima di partire per la Corsica, perché non vi cimentate ad apprendere qualche termine o formula in corso? Potrebbe rivelarsi molto divertente, oltre che utile.

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Photo di Myrabella da Wikimedia

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