Elicriso: la pianta della Corsica

Le isole sono sistemi naturali tra i più caratterizzati da endemismi. In Corsica nel passaggio dal livello del mare a quello del Monte Cinto (2706 m) si succedono vari livelli di vegetazione, facendo dell’Isola della Bellezza un unicum nel Mediterraneo. Qui sono state individuate ben 22500 specie vegetali, di cui 140 endemiche e 80 appartenenti sia al territorio corso che a quello sardo. Se sul litorale coabitano flora mediterranea e flora esotica, la macchia corsa ricopre il 40 % del territorio, crescendo fino a un’altezza di 1000 metri. Tra le piante più caratteristiche della macchia corsa c’è l’elicriso.

L’elicriso della Corsica:

Elicriso o Immortelle

Conosciuta anche con il nome di immortelle, l’elicriso è una pianta che si trova anche in altri luoghi, come la Sardegna, ma il chemiotipo che cresce sulla Corsica ha caratteristiche specifiche. Solitamente questa pianta cresce nei campi aperti, spesso bruciati dal sole, in cespugli di circa una cinquantina di centimetri caratterizzati da foglie strette e argentate e fiori a grappolo gialli che restano gialli anche dopo l’essiccamento: da qui il nome “immortelle”. La raccolta avviene tra metà giugno e metà luglio, a seconda del raccolto, e la distillazione, da cui si estrae una sorta di elisir, viene fatta lo stesso giorno. Caratteristico dell’elicriso corso è il profumo delle sue foglie, difficile da descrivere: un mix tra odore di liquirizia e curry. Un profumo che conferisce alla macchia mediterranea della Corsica un odore tipico, tanto che Napoleone era solito sostenere che fosse possibile riconoscere da lontano e occhi chiusi la sua terra natìa, semplicemente dall’odore della sua macchia mediterranea.

Gli usi dell’Elicriso

Anticamente questa pianta veniva utilizzata per alleviare il mal di piedi: si metteva un rametto di elicriso tra la suola della scarpa e il piede. Si utilizzava anche per curare le fratture degli animali, nello specifico si avvolgeva l’arto fratturato con vari rametti, oppure veniva bruciata per celebrare il solstizio d’estate e San Giovanni (il 24 giugno) e per sanificare l’aria durante le epidemie di influenza. Oggi l’elicriso viene utilizzato per produrre un olio essenziale che ha proprietà antistaminiche, lenitive, antinevralgiche, micolotiche e decongestionanti, antiasmatiche. Apporta molti benefici soprattutto nella cura di disturbi del sistema respiratorio, come tosse, catarro e infiammazioni di origine allergica. Ma è noto anche per proprietà disintossicanti e diuretiche, più in generale, aiuta a eliminare le tossine e le scorie dai tessuti attraverso i reni. Nella cosmesi è invece molto utilizzato per le sue proprietà anti-invecchiamento, cicatrizzanti e ricostituenti e quindi per alleviare rossori, screpolature e infiammazioni. Come pianta aromatica può essere utilizzata in cucina per insaporire i piatti o per preparare infusi e liquori.

Photo Credits:

Foto di GoranH da Pixabay

Articoli correlati

8 Febbraio 2023

Curiosità e Tipicità

Corso: una lingua da scoprire

3 Ottobre 2022

Curiosità e Tipicità

Il muflone corso: una specie da tutelare

22 Agosto 2022

Curiosità e Tipicità

I dolci tipici della Corsica

Scegli la Corsica: confronta i traghetti con TraghettiPer, prenota e risparmia

Metodi di pagamento
Certificazioni