Lo stagno di Diana: una laguna incantevole

Famoso sin da epoca romana per le sue ostriche, lo stagno di Diana, a pochi chilometri da Aleria, città-sito archeologico di Corsica, è facilmente raggiungibile dal porto di Bastia. Questo stagno costiero, che si affaccia sul Mar Tirreno, si colloca al terzo posto per l’estensione della sua superficie, mentre al primo per la profondità delle sue acque. Come già accennato era conosciuto dai romani, ma anche dai greci che lo utilizzarono come porto. All’inizio del canale che collega lo stagno al mare si trova una torre, edificata alla fine del XVI secolo dai genovesi che permetteva di segnalare le navi barbaresche e di proteggere l’entroterra.
Lo stagno di Diana nella pianura orientale della Corsica:

Lo stagno di Diana

In epoca antica questo stagno costiero era un centro rinomato di ostricoltura: la carne dei molluschi veniva conservata in speciali anfore sotto sale e inviata a Roma. Nel tempo, l’accumulo di conchiglie ha creato un isolotto, chiamato l’isola dei Pescatori. Anche oggi lo stagno di Diana è celebre in tutta l’isola per la produzione di ostriche, cozze, spigole e orate, che possono essere consumate in zona presso i vari produttori. L’intera zona dello stagno di Diana è protetta come Zone naturelle d’intérêt écologique, faunistique et floristique, per via del particolare ecosistema che la caratterizza. Trattandosi di una laguna è poco salina e per questo motivo ospita al suo interno un’interessante vita vegetale. Oltre alla macchia mediterranea, sono presenti il samphieres, fragmiti e giunchi, piante che sono tolleranti al sale. Lungo le sponde si trovano piante particolare come la Cymodocea nodosa e la Zostera. Tra le specie animali ittiche, oltre a quelle indicate precedentemente si segnalano triglie, sogliole, passere di mare e anguille. Lo stagno di Diana è una zona utilizzata da molte specie di uccelli rari o in via di estinzione per la riproduzione o la sosta durante le fasi migratorie, come cormorani, gabbiani, germani reali e folaghe.

Cosa vedere nei dintorni dello stagno di Diana

Poco distante dallo stagno di Diana si trova Aleria, uno dei luoghi storici più importanti della Corsica. Qui, oltre al museo archeologico, è possibile visitare anche gli scavi archeologici, vicini al polo museale, con resti di alcuni edifici di epoca romana. Al di fuori della zona principale degli scavi si trovano i resti del complesso termale di Santa Laurina. Restando in zona, un altro luogo di grande interesse naturalistico è lo stagno d’Urbino, di forma circolare e separato dal Mar Tirreno da una barriera costiera chiamata Foce de Fierascuti. Delimitato da paludi e circondato da collinette, al centro dello stagno d’Urbino si trova l’isola d’Urbino, rifugio per varie specie di uccelli rari o in via d’estinzione, come la garzetta, l’avocetta elegante, il fenicottero maggiore e la sterna comune. Anche lo stagno di Urbino è molto utilizzato per la produzione di ostriche e mitili, servite nel ristorante che si trova sulla punta della penisola. Per un bagno in totale tranquillità o passare qualche ora lungo la costa, Ghisonaccia è il luogo giusto, qui ci sono varie spiagge tra cui scegliere, come la spiaggia di Vignale, di Pinia e di Erba Rossa. Sosta poi a Ghisonaccia, località balneare particolarmente apprezzata e che negli ultimi anni ha subito un sostanziale incremento di servizi e attività, ma che allo stesso tempo ha saputo conservare l’autenticità tipica della Corsica, come gli affreschi neobizantini all’interno della chiesa di San Michele e risalenti al XVIII secolo. Da non perdere, inoltre, la Foresta Pinia, considerata una delle aree con la maggiore concentrazione di pini marittimi d’Europa.

Photo credits:
Foto di Pierre Bona da Wikimedia

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